Le caratteristiche di un leader secondo Sheri Arnold
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Coldwell Banker continua ad omaggiare le donne che contribuiscono a mantenere alti gli standard di eccellenza del nostro network, condividendo le lorostorie di successo.
Sheri Arnold,fondatrice e proprietaria della CBC Arnold and Associates in Texas si racconta.
“Il 2018 è stato un anno fantastico, l’anno delle donne, e francamente era ora che il contributo femminile alla nostra società venisse riconosciuto. Credo che ci meriteremmo molto più che un anno per celebrare il valore e l’impegno di tutte le donne lì fuori che, ostacolo dopo ostacolo, hanno saputo ritagliarsi il loro spazio”
Siamo negli anni ’70 quando Sheri si affaccia per la prima volta al mondo del lavoro, e resta subito colpita dagli impedimenti e dalle difficoltà che le donne incontrano per arrivare a ricoprire posizioni di potere.
“Ero abituata alla dimensione universitaria, in cui la competizione tra maschi e femmine si basava su criteri oggettivi. Proiettarmi nel mondo del lavoro completamente allo sbaraglio è stato molto diverso. Fare carriera non era nemmeno un’opzione, ci si doveva accontentare di un lavoro decente e senza aspettative. Fin da subito mi sono concentrata su come fare per migliorare le cose. Non sono una donna prepotente e l’unica arma che avevo dalla mia parte erano le mie idee; per far sì che qualcuno mi seguisse le ho dovute mettere in pratica”
Nell’arco della sua carriera Sheri ha coltivato le sue doti e affinato la sua attitudine basata sulla conoscenza profonda del proprio settore, il rispetto per i colleghi, la comunicazione chiara e trasparente, la fiducia e soprattutto la responsabilità per il proprio operato.
“Lavorare sodo non sempre ripaga “– dice Sheri – “ma ci sono alcune cose che possono fare la differenza per chi si trova a ricoprire ruoli di leadership o per chi è alla ricerca di un’opportunità”
Scopriamo cosa ci vuole per essere un leader secondo l’esperienza di Sheri
Il potere del silenzio.
Ascoltare gli altri è un monito che viene ripetuto spesso, ma mai nessuno parla dell’importanza di ascoltare in silenzio. Spesso le persone parlano o rispondono con parole a caso solo per riempire i vuoti. Scegliete con cura le parole da usare e siate saggi.
Dare il buon esempio.
Dovete esserci, essere presenti, e avere abbastanza sicurezza nel guidare gli altri. Prendete decisioni in cui credete e fate piani che potete realizzare. In quanto leader siete voi a decidere i toni e il clima del vostro ufficio, così come i principi che lo animano.
Mostrare di avere competenza nel campo.
La conoscenza è potere, se non conoscete le risposte assicuratevi un modo per reperirle in fretta.
La comunicazione è la chiave.
Bisogna saper comunicare in maniera efficace la propria visione. Arriveranno tempi in cui bisognerà centrare meglio la mira per raggiungere gli obiettivi; riuscire a comunicare in maniera efficace con chi è coinvolto è la chiave.
Le vostre persone sono una vostra responsabilità
Il successo delle vostre persone è una vostra responsabilità; dovete offrire supporto e opportunità di crescita. Il vostro gruppo deve essere spronato a prendere decisioni che voi supporterete, in caso contrario siate aperti al confronto.
Il potere delle connessioni
È necessario assicurarsi una rete di conoscenze durature, costruite un valore e fate in modo di diventare inestimabili per gli altri. Ascoltate, scoprite di cosa hanno bisogno e in ultimo riempite quella mancanza. Non deve per forza essere connesso con il vostro lavoro, può trattarsi di qualsiasi cosa, anche di un consiglio personale. Mettete in contatto le vostre conoscenze e fate in modo di farlo in maniera disinteressata e sincera.
Oggi, Il business capitanato da Sheri Arnold è leader indiscusso sul mercato immobiliare del southeast Texas
“mi piace raccontare del mio team affiatato con cui mando avanti quest’attività da quasi 30 anni. È tutto al femminile; non lo avevo pianificato così, è capitato! Ogni persona che ho nel mio gruppo è affidabile, competente, forte e soprattutto devota al suo lavoro. Come ho detto, questo lavoro non è semplice, è come stare su una montagna russa 24h/24h. Ci sono alti e bassi, eccitazione e paura… ma l’importante è godersi la corsa.”