Coldwell Banker prosegue l’espansione in Italia e apre due agenzie a Venezia e Mestre
Venezia resta saldamente in cima alla lista dei desideri degli stranieri che comprano casa in Italia, ed è amata da francesi, inglesi e americani. I veneziani disposti a cambiare casa per il posto barca e per ambienti più luminosi
Coldwell Banker, network immobiliare internazionale fondato nel 1906 negli Stati Uniti, che a oggi conta oltre 3.000 agenzie in 41 Paesi nel mondo e oltre 100.000 agenti, procede con l’espansione sul territorio italiano e apre due nuove agenzie a Venezia e a Mestre, toccando quota 81.
Si tratta delle prime due affiliazioni in Veneto, regione che esercita una notevole attrattività per la presenza di città d’arte come Venezia e Verona, oltre che di raffinate località di villeggiatura, Cortina d’Ampezzo in primis.
Secondo i dati ufficiali raccolti dall’ultimo rilevamento Istat, prima dell’avvento della pandemia di Covid19, Venezia si attestava al secondo posto delle città più visitate d’Italia, con quasi 13 milioni di presenze annue, seconda solo a Roma.
E anche il mercato immobiliare si trova a rivivere una rinnovata dinamicità, in particolare proprio fra Venezia e la terraferma: “Entrambe le piazze sono in grande fermento, pur con le dovute differenze fra le esigenze di chi cerca casa a Mestre e di chi invece desidera comprare a Venezia. A Mestre la la clientela è tendenzialmente autoctona, e i tagli ricercati vanno da bilocali da 100mila euro fino alle ville immerse nel verde in zona Favorita, la cui compravendita è sostenuta dalla prossimità di un grande ospedale”, sostiene Tiziana Perinato, broker manager delle agenzie Coldwell Banker di Mestre e Venezia.
Venezia, invece, si riconferma in cima alle preferenze da parte degli acquirenti stranieri: il 40% dei compratori è composto da francesi, mentre il restante 60% si suddivide fra inglesi e americani, “che stanno tornano ad acquistare e prediligono ambienti moderni, con i confort tipici dei grandi attici newyorchesi, mentre inglesi, francesi e più in generale europei, sono attratti dalla storicità e dall’unicità dell’immobile”, le fa eco Andrea Marin, titolare delle agenzie Coldwell Banker di Mestre e Venezia.
“In generale – sottolinea Marin, – gli stranieri cercano case di ampia metratura, dai 200 metri in su, in prossimità di zone iconiche quali San Marco e Ponte di Rialto, e comunque sempre in centro storico, possibilmente dotate di altana a uso privato, o, ancora meglio, di terrazzo”.
Sono diverse le zone in fase di riqualifica, oggetto di grande attenzione da parte soprattutto di acquirenti internazionali. “Una delle più ricercate è senza dubbio l’area occupata dalla ex Centrale Mazzoni di Venezia Cannaregio Ponte degli Scalzi”, aggiunge Marin. La ex centrale termica della stazione ferroviaria, progettata e costruita negli anni ’30 dall’architetto e ingegnere futurista Angiolo Mazzoni, rappresenta infatti uno degli edifici novecenteschi di maggior valore architettonico e simbolico della città.
Non sono però solo i compratori stranieri a vivacizzare il mercato, gli stessi veneziani culturalmente sono predisposti a cambiare casa più volte nel corso di una vita. “A Venezia si riscontra spesso un problema di scarsa luminosità, per questo chi ha la possibilità cerca di spostarsi in case ai piani più alti, possibilmente con ascensore. I veneziani sono consapevoli che una casa con determinate caratteristiche è una sorta di punto di arrivo se si desidera continuare a vivere in città, e per raggiungere l’obiettivo sono disposti a vendere, a comprare altrove e di conseguenza a trasferirsi. Questa mentalità contribuisce alla grande dinamicità del mercato a cui assistiamo”, specifica Marin.
Un’altra peculiarità che contraddistingue il mercato immobiliare veneziano è quello della ricerca del posto barca o della riva d’acqua, soprattutto in seguito al boom della vendita di natanti degli ultimi 20/30 anni. “A Venezia il posto barca è ambitissimo, soprattutto da quando il comune ha stabilito che le concessioni vadano assegnate tramite un bando e rinnovate annualmente. Per questo possiamo affermare che a Venezia sia più facile cambiare casa che non trovare un posto barca!
Per dare una misura di come il mercato rappresenti un unicum, basti pensare infine al fatto che si può comprare un garage a Mestre e registrarlo come pertinenza della casa di Venezia”, aggiunge ancora Marin.
Se ci si chiede poi se il Covid abbia inciso sulle esigenze dei clienti, locali e non, chiarisce Perinato: “A Mestre gli acquirenti sono più attenti alla presenza di un piccolo giardino, di un terrazzo o comunque di uno sbocco esterno, mentre a Venezia la richiesta è rimasta pressoché la stessa, per via delle caratteristiche uniche della città”.