Italia e Smart Home, tiriamo le somme
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Il successo dei dispositivi Smart home avanza anche in territorio nostrano.
L’ Osservatorio Internet of things del Politecnico di Milano ha infatti calcolato un tasso di crescita di circa il 35%, rispetto all’anno precedente, per quanto riguarda l’adozione di device tra i consumatori italiani.
Questo giro di affari da circa 250 milioni di euro vede protagoniste le startup – realtà giovani che producono il 52% delle proposte sul mercato- accompagnate dai giganti del tech; come Google, Amazon, Apple, e da oggi anche Edison, con la sua proposta Edison Smart living. Una piattaforma che permette di gestire tutti i dispositivi smart presenti in casa tramite l’App dedicata, anche da remoto.
Le statistiche affermano che circa il 38% degli italiani possiede almeno un oggetto smart in casa.
Dunque cosa manca per garantire una crescita costante ?
Ormai lo sappiamo; la casa connessa può godere di una vasta gamma di prodotti dedicati, capaci di venire in contro ad ogni tipo di necessità: grandi elettrodomestici, intrattenimento, risparmio energetico e sicurezza. Questi, tuttavia, mancano spesso dei servizi di contorno, fondamentali a renderne l’utilizzo accessibile ad ogni tipo di consumatore.
Le principali barriere da superare sono:
Il processo di installazione dei prodotti
Un buona parte dei prodotti presenti sul mercato, dovrebbe permettere un’installazione autonoma , ma nei fatti spesso è necessario rivolgersi ad un installatore specializzato, causando costi aggiuntivi
Offerta e servizi
La mancanza di attenzione per il costumer service e per l’assistenza al cliente limita notevolmente il pubblico che può avere accesso effettivo a questi device. Basti pensare agli anziani, categoria che potrebbe trarre grandi benefici dalle applicazioni dedicate all’assistenza domiciliare.
Assenza di marchi riconosciuti
La maggior parte dei prodotti sul mercato sono offerti da startup con uno scarso impatto pubblicitario e di conseguenza poca riconoscibilità del brand. Questo comporta diffidenza da parte del consumatore che tenderà sempre a preferire i grandi marchi, anche a discapito di altri device di valore.
Protezione dei dati
I dispositivi smart permettono di “immagazzinare”un certo numero di dati sensibili legati alle persone e alle loro abitudini, per questo il consumatore presta grande attenzione alla privacy e alla cyber security. Pertanto è necessario garantire e dimostrare un alto livello di sicurezza, che preservi dal rischio sia di attacchi interni che esterni.
Sebbene gli aspetti da perfezionare siano diversi, e importanti, l’Italia sembra essere sulla strada giusta per contribuire al tasso di crescita del 14,5% predetto da Zion Market Research , che interesserà il mercato globale tra oggi e il 2022.
Fonte: La Repubblica