Generazioni e trend immobiliari, facciamo il punto
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Generazioni a confronto, in questo articolo, liberamente tradotto dal nostro blog americano, osserviamo come il cambio generazionale influisce nel mercato immobiliare.
Quando si sta comprando o vendendo una casa, una delle prime domande che vengono alla mente è “Cosa vorrei in una casa?” oppure “Cosa vorrebbe il compratore nella mia casa?”. Sebbene nel settore immobiliare sia difficile differenziare tra desideri ed esigenze, la risposta a entrambe queste domande potrebbe avere dei sorprendenti collegamenti con dati dei trend generazionali del real estate.
I Dati
In accordo con i dati generazionali di acquirenti e venditori immobiliari rilasciati dal NAR (National Association of Realtor – l’associazione degli agenti immobiliari americana) negli Stati Uniti i Millennials (i nati tra il 1982 ed il 2000) continuano a costituire il più largo contingente di acquirenti immobiliari, detenendo una quota del 35% del mercato. Nonostante rappresentino la quota più grande del mercato, i Millennials hanno avuto meno tempo per risparmiare soldi per un acconto e hanno un più elevato livello di debito educativo (gli anticipi che gli studenti ottengono per pagarsi gli studi) rispetto ad altri omologhi acquirenti di case.
La successiva fascia, che rappresenta il 26% del mercato, è formata dalla Generazione X (i nati tra il 1965 e il 1981). Questi acquirenti hanno avuto un po’ di tempo in più per saldare i debiti educativi, risparmiare per un acconto, o aumentare il capitale della loro casa attuale.
Questi dati ci possono fornire utili indizi sulle tendenze del mercato immobiliare basato sull’età dei compratori.
Generazione X
I rappresentanti della Generazione X, d’altro canto, sono più propensi a spostarsi per ottenere delle case più grandi per le loro famiglie che crescono. Chi vende a questo tipo di acquirente deve quindi focalizzare l’attenzione su quelli che sono gli spazi vivibili di in una casa, cercando di dimostrare quanto questa sia accogliente per una famiglia che si sta allargando. Le cose su cui concentrarsi sono quindi gli ambienti comuni come la cucina, il salotto, i bagni. La vicinanza a buone scuole e la comodità dei trasporti pubblici sono altri fattori di interesse. Questa generazione è più propensa dei Millenials a stare per un lungo periodo nella stessa casa, questo significa che sono più disponibili a compromessi sul prezzo pur di abitare in un quartiere ed in una posizione ideale.
Baby Boomers
Se vi state chiedendo dove sono finiti i Baby Boomers, vi potrà sorprendere scoprire che i Millenials hanno recentemente sorpassato i Baby Boomers della classifica della la generazione più numerosa d’America, e questo cambio demografico è riflesso anche nelle quota del mercato immobiliare. Con i Baby Boomers ancora nella fascia della popolazione lavorativa, il trend immobiliare per questo gruppo si è diviso in due: i giovani Boomers (i nati tra il 1956 ed il 1964) e quelli un po’ più anziani (i nati tra il 1946 ed il 1955). Rispettivamente queste due fasce hanno una quota del 16% percento i primi e del 15% i secondi. Ciò che rende questa generazione unica è il fatto che sono quelli più propensi a grandi spostamenti pur di ottenere delle case più piccole che li avvicinino a parenti ed amici, e sono disposti a pagare per la location che desiderano.
Risultato finale
La morale della favola? In tutti i gruppi di acquirenti, gli elementi eco-friendly hanno una grande importanza, e quasi tutti i gruppi generazionali dai 30 ai 90 anni iniziano la loro ricerca immobiliare online: questa è una cosa che i potenziali venditori dovrebbero sapere quando preparano la loro casa alla vendita. Non importa quale sia il target quando vendi una casa, presentare dei ambienti neutri, evidenziare le caratteristiche e le tipicità della zona, e offrire molte foto negli annunci online rimane un fattore determinante in una vendita di successo.